C H I   S I A M O

Mario e Paolo sono amici sin dal liceo e da sempre condividono la passione per gli oggetti d’epoca, per il vintage e il modernariato.
Insieme, amministrano la società Old4You.com S.r.l.
Quest’ultima, oltre ad essere la principale organizzatrice della manifestazione motociclistica, gestisce la piattaforma di e-commerce www.vecchioebello.it e lo showroom di antiquariato 39Vantini Oldstyle.

Il granitico sodalizio nato tra i due, cementato da un’amicizia pura, ha portato alla realizzazione di numerosi progetti. I due, in effetti, si compensano: Paolo dall’alto del suo quasi metro e novanta, spia oltre la curva del sentiero; Mario, diversamente alto, vede bene il sentiero con i sassi, le buche e i macigni che intralciano il cammino prima della curva. Capita, quindi, che il vulcanico Paolo abbia improvvise visioni e conseguenti progetti atti ad agitare i sonni altrimenti sereni e immacolati di Mario.
Nell’estate del 2015 Paolo sogna: “Andiamo a Napoli con le moto d’epoca?”; Mario lapidario: “Ma te sei fuori!”.
Le vecchie due ruote, in verità, per quanto ben manutenute, presentano problemi tecnici non indifferenti anche quando devi andare da qui a lì; figurarsi in un viaggio di oltre mille chilometri! Ben ricorda Mario quando nel 2013-2014, in occasione di tre eventi che vedevano protagoniste le moto d’epoca (al Master Hotel, all’Hotel Vittoria a Brescia, e a Manerba del Garda), i partecipanti erano molto spesso fermi per guasti meccanici più o meno importanti.

Paolo, testa dura, non demorde e durante una cena con gli amici di sempre – Gino, Claudio ed Imerio – ogni poco si china e sussurra all’orecchio di Mario la sua pazza idea. Non solo: piano piano Paolo ha buon gioco nel creare un gruppo di pressione.

Di fronte all’accerchiamento di questi pezzi da novanta il buon Mario, dopo strenua ed eroica resistenza, capitola.
È il Marzo 2016. All’ennesimo messaggio di Paolo “Sai Mario, dovremmo proprio andare a Napoli con le moto” Mario risponde con un lapidario e quanto mai inaspettato “Va bene, organizziamoci”.
Passano un paio di settimane e in una pizzeria di Brescia, complice la progressione alcolica della serata, nasce un iniziale abbozzo della PRIMA BRESCIA – NAPOLI. L’idea centrale è quella di arrivare a Napoli con le Vecchie Signore messe a disposizione dalla Old4You – 39Vantini Oldstyle senza supporto tecnico e logistico. Un viaggio, insomma, da compilare giorno per giorno in totale, avventurosa anarchia. Mario che ha notevole esperienza in questo tipo di manifestazioni, da buon padre di famiglia, impone che al seguito vi sia almeno un mezzo di supporto. La vince e la scelta cade sulla sua Fiat 1100 del ’56 con la responsabilità del trasporto dei bagagli e di un minimo di attrezzatura tecnica. Chi guida la macchina? Immediatamente si contatta l’energico, brioso e impulsivo Ivano Tognassi che senza indugio accetta, esaltandosi all’idea.

Il cerchio è chiuso: la Brescia–Napoli non è più solamente un’idea.

L A   G A R A

Quello che è iniziato come un viaggio tra amici, in cui hanno corso solo cinque motociclette e un’auto d’epoca, è un progetto cresciuto negli anni.
Dal 2018 si viaggia in squadre composte da quattro motociclisti ciascuna, sempre rigorosamente con moto d’epoca. Rispettando alcuni passaggi di controllo obbligatori e le tappe finali, ogni squadra ha piena libertà di disegnare il proprio percorso.
Dal 2020 ogni squadra potrà farsi garantire il supporto tecnico (cassetta attrezzi, trasporto bagagli, etc.) su strada da un qualunque mezzo, anche (ma soprattutto) d’epoca – costruito entro il 1968.

P E R C H É   N A P O L I ?

La scelta di viaggiare verso questa meta nasce da svariate ragioni che ci legano alla città e ci spingono a raggiungerla: se ponete questa domanda ad ognuno di noi riceverete una risposta diversa.

Paolo vi è affezionato in modo particolare per averci passato l’infanzia, dopo che il padre Beppe vi si è trasferito per lavoro con la famiglia.

Ivano, amico di vecchia data e socio di Paolo e Mario, avendo rapporti commerciali e personali con Ulturale Cravatte da molti anni se n’è innamorato.

Mario la definisce una città caotica ma affascinante; un melting pot di culture.

E poi, si sa, come disse Johan Wolfgang von Goethe:

“Vedi Napoli, e poi muori!”